Disciplinare per l’accoglienza di minori in strutture residenziali e/o semiresidenziali

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Il presente disciplinare regola le procedure e le condizione per l'inserimento di minori in strutture residenziali e semiresidenzali

Data:

02 Maggio 2024

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Descrizione

Il presente Disciplinare regola le procedure e le condizioni per l’inserimento di minori in strutture residenziali o semiresidenziali, oltre che le funzioni e i compiti dei diversi soggetti pubblici e privati coinvolti in tali interventi, in coerenza con gli indirizzi e la normativa di settore nazionale e regionale.

La Città di Aversa promuove il diritto di ogni minore a crescere ed essere educato nella propria famiglia; quando la famiglia, nonostante siano stati disposti interventi di sostegno e di aiuto, non è in grado di provvedere alla crescita e all'educazione, si applicano gli istituti alternativi previsti dalla normativa vigente, tra cui l'inserimento del minore in comunità familiari e/o strutture residenziali o semi-residenziali.

Destinatari degli interventi di cui al presente Disciplinare sono, pertanto, i minori:

  • residenti sul territorio della Città di Aversa, per i quali è stato emesso un provvedimento di allontanamento e di collocamento disposto dall'Autorità Giudiziaria;
  • residenti sul territorio della Città di Aversa che vivono in condizioni di grave rischio psicofisico e/o relazionale per il quale sia necessario, in accordo con la famiglia, una separazione temporanea dalla stessa con inserimento in strutture residenziali o semiresidenziali;
  • non residenti, presenti sul territorio comunale, in assenza di una famiglia o di un adulto in grado di prendersene cura ai sensi di legge.

I criteri di scelta concorrenti per il collocamento dei minori nelle strutture residenziali, oltre alle disposizioni dell’Autorità Giudiziaria e nel rispetto di quelli previsti dalla normativa regionale, sonoi seguenti:

  1. fascia di età e sesso del minore;
  2. nel caso di fratelli: tutela dei legami tra fratelli attraverso la scelta di una struttura che possa accogliere bambini con diverse età ed esigenze con attenzione prioritaria ai più piccoli al fine di sostenere la fratria, laddove non ci siamo esigenze o provvedimenti che indichino altre soluzioni;
  3. vicinanza all’ambiente di vita del minore, laddove venga valutata positivamente l'opportunità di favorire, seppur in forma protetta e supportata dai servizi, i rapporti tra bambino e famiglie di origine;
  4. disponibilità immediata da parte della struttura residenziale per il collocamento emergenziale del minore;
  5. corrispondenza tra il bisogno dell’utente e servizio offerto (ad esempio sostegno psicologico, percorso psico-terapico, trattamento farmacologico ecc...);
  6. dislocazione geografica della struttura residenziale (contesto più isolato o più integrato alla città);
  7. eventuale opzione/preferenza del minore e della famiglia.

Per maggiori informazioni consultare l'allegato alla presente

Ultimo aggiornamento: 02/05/2024, 16:01